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Protezione delle vie respiratorieLa protezione delle vie respiratorie si ottiene mediante: Un filtro per gas, quando il rischio si presenta sotto forma di gas. Un filtro per aerosol, quando il rischio si presenta sotto forma di particelle solide o liquide. Spesso si raccomanda di associare le due tipologie di filtro, in particolare quando ci si trova in presenza di vapori, a temperatura ambiente, che possono dare origine a condensa.
La scelta dei filtri:
I filtri devono essere selezionati in funzione: - delle sostanze tossiche dalle quali si desidera proteggersi - del lavoro che si deve svolgere - della modalità d’esecuzione e della durata dell’intervento - degli apparecchi di cui si dispone
Codice colore
Classi d’utilizzo dei filtri:
Protezione da gas/vapori:
CLASSE 1 per un tenore in gas inferiore allo 0,1% in volume CLASSE 2 per un tenore in gas compreso tra lo 0,1% e lo 0,5% in volume CLASSE 3 per un tenore in gas compreso tra lo 0,5% e lo 1% in volume (contenitori di grande capacità portati alla cintura)
Protezione da particelle, polveri ed aerosol:
CLASSE 1 (FFP1) per proteggere dalle particelle solide grossolane senza tossicità specifica (carbonato di calcio) CLASSE 2 (FFP2) per proteggere dagli aerosol solidi e/o liquidi indicati come pericolosi o irritanti (silice - carbonato di sodio) CLASSE 3 (FFP3) per proteggere dagli aerosol solidi e/o liquidi tossici (berillio - cromo, legno duro)
Sono da considerarsi dispositivi filtranti di protezione delle vie respiratorie: facciali filtranti per particelle, facciali filtranti per gas e vapori, semimaschere con filtri, maschere intere con filtri.
Normative europee di riferimento: EN 149:2001 facciali filtranti antipolvere EN 405 facciali filtranti antigas e vapori EN 140 semimaschere EN 136 maschere intere EN 143 filtri antipolvere EN 141 filtri antigas e combinati EN 146 elettrorespiratori a filtro TM 14/7.25 respiratori ad adduzione di aria compressa
Tutti i dispositivi sono appartenenti alla III categoria di rischio ( rischi di morte o lesioni gravi ) Questi dispositivi proteggono da polveri (particelle solide, nebbie, fumi), gas e vapori di sostanze con determinate concentrazioni e tossicità.
La nuova normativa EN149:2001 stabilisce e garantisce che: - Tutti i facciali proteggono contemporaneamente sia da aerosol solidi (S) sia da aerosol liquidi (SL). - Le tre classi di protezione FFP1 - FFP2 - FFP3 garantiscono protezione sia da aerosol a base acquosa sia da aerosol a base organica
Non sono da utilizzare facciali filtranti o respiratori a filtro nei seguenti casi: • insufficienza di ossigeno (concentrazione < 17%) • concentrazione del contaminante nell’aria superiore ai limiti di esposizione consentiti dai respiratori a filtro • se i contaminanti hanno soglia olfattiva superiore al TLV (non percepibili all’olfatto).
Per determinare la scelta di un filtro si deve sapere il valore del TLV, il FATTORE DI PROTEZIONE NOMINALE DEL PROTETTORE, il FATTORE DI PROTEZIONE RICHIESTO e la TOSSICITA’ DEL CONTAMINANTE. TLV= E’ la concentrazione media caratteristica di ogni singola sostanza, ponderata nel tempo di una settimana lavorativa ( 40 ore ) alla quale un lavoratore può essere esposto senza effetti negativi per la propria salute. FATTORE DI PROTEZIONE NOMINALE= Rapporto tra la concentrazione del contaminante nell’ambiente e la sua possibile concentrazione all’interno del facciale. • Fattori di protezione nominali dei dispositivi di protezione più comuni:
Facciali EN 149:2001 Facciali EN 405 Semimaschere Maschere intere Prot. polveri P1 4,5 4,5 4,5 5 Prot. polveri P2 12 12 12 16 Prot. polveri P3 50 50 50 1000 Gas e vapori - 20 20 2000 FATTORE DI PROTEZIONE RICHIESTO= Rapporto tra la concentrazione media sul luogo di lavoro del contaminante ed il TLV.
TOSSICITA’ DEL CONTAMINANTE= Più il contaminante è tossico e maggiore deve essere l’efficacia filtrante anche a bassa concentrazione del contaminante.
SCELTA DEL RESPIRATORE E DEL FILTRO PIU’ ADATTI La scelta deve sempre partire dalla corretta valutazione del rischio: valutare la natura del contaminante per scegliere il tipo di filtrante da utilizzare; valutare la concentrazione del contaminante per determinare il tipo di respiratore e la classe del filtro da utilizzare. Dividendo la concentrazione media sul luogo di lavoro per il TLV del contaminante,si ottiene il fattore di protezione richiesto. Il dispositivo adeguato dovrà fornire un fattore di protezione nominale superiore al fattore di protezione richiesto. Sono disponibili delle tabelle che indicano per i più comuni contaminanti il tipo di filtro più idoneo. Qualsiasi tipo di filtro dovrà essere sostituito quando l’utilizzatore avverte l’odore od il sapore del contaminante. |
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